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Fontana, Lucio. Concetto spaziale. Milano, Edizioni Teodorani, 1967.

Autore: Fontana, Lucio

Litografia originale in tinta viola, con strappo originale di Fontana, firmata e siglata prova d'autore dall’artista, reso ancora più interessante per l'autentica firmata dall'editore Teodorani sulla propria carta intestata, datata 5 ottobre 1989, controfirmato al verso dal gallerista Beppe Pietra di Pavia in data 19 marzo 1990.

€ 9.500,00

Descrizione

Litografia originale in tinta viola, con strappo originale di Fontana, firmata e siglata prova d'autore dall’artista (mm 350 x 470 il foglio).
Eseguita a Milano nel 1967 da Lucio Fontana, (*Rosario 1899 - †Comabbio 1968), presso l'editore Teodorani, su carta tipo "Ventura", proveniente dalla cartella "Corrente", contenente litografie originali di dodici artisti (Lucio Fontana, Arnaldo Badoni, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Sandro Cherchi, Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Ennio Morlotti, Aligi Sassu, Ernesto Treccani, Italo Valenti, Emilio Vedova).
Tiratura di 150 esemplari più 10 prove d’artista, come il presente, firmato in basso a destra a matita e siglato a matita nella parte sinistra da Fontana, sovrastato da timbro a secco ST (Siro Teodorani).
Importante documento del maestro, reso interessante per l'autentica firmata dall'editore Teodorani sulla propria carta intestata, datata 5 ottobre 1989, controfirmato al verso dal gallerista Beppe Pietra di Pavia in data 19 marzo 1990.
La tavola raffigura un "Concetto Spaziale".
A partire dal 1958 Fontana iniziò la realizzazione di opere dibattute e controverse: i tagli, anche definiti "Concetto Spaziale - Attesa" o "Concetto Spaziale - Attese", a seconda che l'opera presenti uno o più tagli. Oggetto di critiche e interpretazioni fantasiose, questa visione rivoluzionaria si basava sulla convinzione che l'arte dovesse evolversi assieme alla società contemporanea, abbracciando nuove concezioni dello spazio emerse con le scoperte scientifiche. Il taglio, eseguito con un taglierino, con un unico movimento preciso e controllato, non è una semplice lacerazione ma un varco verso uno spazio reale oltre la superficie pittorica.
Lucio Fontana, pittore, incisore, scultore e ceramista nato in Argentina, ben presto si trasferì in Italia, collaborando con la bottega dello scultore Adolfo Wildt. Dopo un primo periodo di attività artistica legata ai principi figurativi, prese la via dell’astrattismo, unendosi nel 1930 al Gruppo Astratto Lombardo. Questa corrente artistica venne anche riconosciuta con il nome di Spazialismo, movimento che vedrà in Fontana il più alto e ispirato esponente. Nella produzione artistica l’attività incisoria occupò uno spazio importante, poiché il linguaggio specifico risultò decisamente efficace per esprimere i concetti della ricerca concettuale già affrontata con la pittura.
Ottimo stato di conservazione della carta, del colore e del taglio originale. Cornice a cassetta.
cfr. Harry Ruhé, Camillo Rigo, Lucio Fontana, incisioni, grafica, multipli, pubblicazioni, 2007, pag. 113, L-29.

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