Libreria antiquaria
Bourlot

Dal 1848
Libri e stampe antiche

Libreria antiquaria
Bourlot


Pingone, Emanuele Filiberto. Philiberti Pingoni Sabaudi, Augusta Taurinorum. Torino, Apud hæredes Nicolai Bevilaquæ, 1577 - novembre (in fine).

Autore: Pingone, Emanuele Filiberto

Opera in prima edizione di notevole pregio, completa della rara pianta della città di Torino incisa da Giovanni Crigher su disegno di Giovanni Caracca.

€ 7.800,00

Descrizione

In-folio, 133 pagg. num. incluso il frontespizio, 15 pagg. non num. (ultima bianca).
Grande impresa tipografica al frontespizio raffigurante la costellazione del toro con motto “Mi coelestis origo” in cornice architettonica con due putti alati, festoni, mascherone; al timpano la Giustizia con spada e bilancia. Testo inserito entro filetto, in carattere romano, corsivo e greco, privilegio, 11 medaglie xilografiche nel testo, 1 grande pianta a volo d’uccello di Torino, fuori testo e più volte ripiegata, con titolo entro nastro che sormonta a sinistra lo stemma del Piemonte e a destra e quello della città, in basso a sinistra dedica a Carlo Emanuele, ancora principe di Piemonte, lungo tutto il lato destro legenda con 39 richiami. Ornano il testo capilettera e finalini istoriati, esteso indice in fine.
Completo.
Legatura in pieno cuoio dell’epoca, piatti muti, dorso a 6 nervi con tassello contenente il nome dell’autore e fregi floreali impressi in oro entro gli altri comparti, tagli rossi.
Emanuele Filiberto Pingone, Barone di Cusy (*Chambéry 1525 - †Torino 1582), figura di grande spicco nella vita culturale e politica torinese del Cinquecento studiò all’Università di Padova, della quale divenne vice rettore nel 1547. Successivamente fu nominato dal duca Emanuele Filiberto, consigliere di Stato, referendario, vice gran cancelliere e riformatore dell’Università. E’ considerato uno dei più importanti studiosi di tutti i tempi di Casa Savoia, della storia torinese e del Piemonte.
Opera in prima edizione di notevole pregio, completa della rara pianta della città di Torino incisa da Giovanni Crigher su disegno di Giovanni Caracca.
Ottimo stato conservativo di questo straordinario documento di enorme importanza storica ed urbanistica. Piccolo lavoro di tarlo su qualche pagina senza aver minimamente intaccato il testo.
cfr. Manno-Promis I 165; A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 10; Lozzi 5413; Graesse V 299.

Ti potrebbe interessare