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Keill, John. Introductiones ad veram physicam et veram astronomiam. Quibus accedunt Trigonometria. De viribus centralibus. De legibus attractionis. Lione, Johanes & Hermanus Verbeek, 1725.
Importante opera scientifica, in prima edizione, del matematico e fisico scozzese John Keill, dove vengono presentati i principi della fisica newtoniana, della gravità e dell'astronomia, includendo la trigonometria sulle forze centrali e le leggi di Keplero, con enfasi sulle leggi matematiche. Le tavole raffiguranti la superficie della luna dopo la pag. 296 risultano di notevole interesse.
€ 1.500,00
Descrizione
In-4°, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 636 pagg. num., 5 cc. non num. di indice.
Frontespizio in caratteri rossi e neri, con marca calcografica non controllata (fontana, Minerva e Mercurio ai lati e allegoria della fortuna in alto, motto: Varietas delectat), incisa da Renier Blockhuysen e sottoscritta: A.D. fec., nota manoscritta a china al verso, testo in latino, capilettera istoriati e semplici, dedica al lettore, prefazione, XLVII tavole numerate incise su rame fuori testo e ripiegate più volte. Trigonometriæ planæ et sphæricæ elementa, De viribus centralibus e De legibus attractionis iniziano con proprio occhietto.
Completo.
Legatura coeva in piena pelle bazzana, piatti con perimetro avente doppio filetto impresso a secco, dorso a 6 comparti, con ricche decorazioni floreali, fregi e titolo in oro secondo comparto, sguardie à queue-de-paôn, tagli spruzzati rossi, ex-libris manoscritto al contropiatto anteriore, al verso della sguardia anteriore e numero di collocazione bibliotecaria al verso del primo foglio di guardia.
Importante opera scientifica, in prima edizione, del matematico e fisico scozzese John Keill (*Edimburgo 1671 - †Oxford 1721). Nel presente trattato vengono presentati i principi della fisica newtoniana, della gravità e dell'astronomia, includendo la trigonometria sulle forze centrali e le leggi di Keplero, con enfasi sulle leggi matematiche. È un testo fondamentale e di riferimento per lo studio e l'approccio alla scienza moderna nel Settecento. Le tavole raffiguranti la superficie della luna dopo la pag. 296 risultano di notevole interesse.
Buona conservazione dell'opera in generale. Segnaliamo abrasioni alle cerniere e minime bruniture e arrossature dovuta alla tipologia della carta.
cfr. Graesse IV 8; Lowden V 1256; Houzeau-Lancaster 9240.
