Libreria antiquaria
Bourlot

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Libri e stampe antiche

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Beccaria, Giovanni Battista. Dell’elettricismo artificiale e naturale libri due. Torino, Filippo Antonio Campana, 1753.

Edizione originale del primo trattato dello scienziato, fisico e astronomo monregalese Francesco Ludovico Beccaria.

€ 1.800,00

Descrizione

In-4°, 4 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 245 pagg. num., 1 pag. non num.; (la pag. 143 è ripetuta con varianti e sei nuovi paragrafi).
Occhietto, frontespizio con marca tipografica raffigurante cartiglio contenente sole fra le nubi e  motto "Semper idem", numerosi capilettera istoriati, testatine e finalini xilografici, dedica a Sua Maestà Carlo Emanuele, dedica ai lettori, correzioni in fine.
Completo.
Legatura coeva in piena pelle maculata,  cornice a un filetto impressa a secco ai piatti, dorso riccamente ornato con ferri dorati e titolo dell'opera, tagli rossi.
Edizione originale del primo trattato dello scienziato, fisico e astronomo monregalese Francesco Ludovico Beccaria (*Mondovì 1716 - †Torino 1781). Il nome Giovanni Battista o Giambattista gli fu attribuito quando giovanissimo prese i voti all'Istituto religioso degli Scolopi della città natale e lo utilizzò per firmare i suoi scritti fin dall'inizio.
Questo esemplare possiede curiosamente una pagina (la pag. 143) ripetuta con alcune aggiunte.
Con quest'opera s'impose all'attenzione della comunità internazionale confermando l'adesione al pragmatismo sperimentale newtoniano e accettando la teoria di Franklin del fluido unico.
Questo trattato dopo la pubblicazione in Italia, venne tradotto in inglese e diffuso negli Stati Uniti soprattutto grazie all'impegno profuso dallo stesso Benjamin Franklin e dal collega Joseph Priestley. Nel 1755 Beccaria venne nominato membro della Royal Society.
Risultano inoltre importanti gli studi di carattere astronomico relativi alla misurazione del grado del meridiano di Torino.
Nel volume sono catalogati e decritti i corpi elettrici, la funzione del dielettrico nei condensatori e le proprietà magnetiche dei conduttori.
Fu tra i fondatori nel 1757 della Società privata scientifica, in seguito Accademia delle Scienze, divenendo responsabile del progresso nel campo della ricerca. Tra gli allievi ricordiamo Lagrange e Cigna.
Buono stato conservativo dell’opera in ottima legatura; segnaliamo una minima gora marginale alle pagg. 1 e 2.
cfr. Poggendorff I 124; Olschki-Choix 6084; Gamba 2150.

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