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Cibrario, Luigi. Storia di Torino. Torino, Alessandro Fontana, 1846.

Edizione originale di questa importante storia di Torino, completa della pianta topografica della città vista nel 1846, mancante in quasi tutti gli esemplari.

€ 1.000,00

Descrizione

In-8°, opera in 2 volumi.
I volume: 531 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio (le prime 10 pagg. sono contrassegnate con numeri romani), 1 c. non num. (bianca); (pagg. 225-232 posposte).
Occhietto, frontespizio con stemma della città di Torino. 
II volume: 1 tavola rip., 773 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 c. non num. (bianca), 2 cc. non num. (errata), 1 c. non num. (bianca), 4 cc. non num. per “Atlante della Storia di Torino”, 2 tavole rip. (la prima tav. contiene 2 piante topografiche).
Occhietto, frontespizio con stemma della città di Torino, 1 tavola più volte ripiegata con il titolo “Pianta della città di Torino 1846” che riproduce Torino ai tempi della pubblicazione della Storia di Torino del Cibrario (non esiste in tutti gli esemplari e non è menzionata nell’indice), in fine 2 tavole più volte ripiegate, una riproduce la pianta di Torino, con una copiosa legenda con 35 richiami lungo il lato inferiore, disegnata nel 1572 da Giovanni Caracha ed unita all’edizione della Augusta Taurinorum di Pingone, nella parte alta il titolo “N° 1 / Torino nel 1572”, a sinistra il titolo “N° 2 / Torino nel 1680”, con al di sotto la pianta di Torino in scala ridotta, con 41 richiami, disegnata nel 1680 da Giovanni Abbiati. L’altra pianta della città possiede il titolo “N° 3 / Torino nel 1640”, con legenda nella parte inferiore con 40 richiami.
Completo.
Legature dell’epoca in mezza tela percallina verde, piatti marmorizzati, dorsi a 5 comparti, delimitati da filetti dorati, con titolo e la numerazione impresse in oro, tagli spruzzati blu, all'angolo superiore del contropiatto anteriore del primo volume, tassello della legatoria "Collegio degli Artigianelli".
Edizione originale di questa importante storia di Torino, completa della pianta topografica della città vista nel 1846, mancante in quasi tutti gli esemplari.
Perfetta conservazione delle piante e dell’opera in generale. L’esemplare è privo degli abituali segni di foxing. Segnaliamo due minimi strappi nel primo vol. (pag. 148-149) che non hanno intaccato o disturbano la lettura del testo.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 493.

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