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Cervantès Saavedra, Miguel de - Doré, Gustave. Don Chisciotte della Mancia. Firenze, Attilio Quattrini 1925.

Autore: Doré, Gustave

Elegante edizione impreziosita dalle illustrazioni del pittore Gustave Doré, in traduzione di anonimo (ma si tratta della versione di Bartolommeo Gamba), del capolavoro della letteratura spagnola, caposaldo della letteratura universale.
Degna di nota è la legatura disegnata da Yambo, pseudonimo di Enrico de' Conti Novelli da Bertinoro.

€ 680,00

Descrizione

In-4°, 4 pagg. non num. inclusi l'occhietto e il frontespizio, 808 pagg. num.
Occhietto, frontespizio con marca tipografica con al verso prefazione dell'editore Quattrini, prologo, testo in italiano disposto su doppia colonna, centinaia di illustrazioni xilografiche disegnate da Gustave Doré inserite fuori e dentro il testo raffiguranti scene del romanzo Don Chisciotte della Mancia, indice in fine.
Completo
Legatura editoriale in tela policroma illustrata da Yambo raffigurante una scena proverbiale del romanzo: Don Chisciotte a cavallo di Ronzinante si scaglia con la lancia inalberata contro le pale di un mulino a vento, mentre Sancio Panza disperato cerca di ricondurre il padrone alla realtà. Sguardie decorate con rombi dorati, taglio superiore blu di Prussia.
Elegante edizione impreziosita dalle illustrazioni del pittore Gustave Doré (*Strasburgo 1832 - †Parigi 1883), in traduzione di anonimo (ma si tratta della versione di Bartolommeo Gamba), del capolavoro della letteratura spagnola, caposaldo della letteratura universale.
Le tavole di Doré per il Don Quijote, realizzate nel 1861, sono celebri quanto quelle da lui create per illustrare la Divina commedia, la Bibbia o le Favole di La Fontaine, nonché tra le più pittoriche illustrazioni per il romanzo di Miguel de Cervantès Saavedra.
Degna di nota è la legatura disegnata da Yambo, pseudonimo di Enrico de' Conti Novelli da Bertinoro.
Miguel de Cervantès Saavedra (*Alcalà de Henares 1547 - †Madrid 1616), commediografo, narratore e poeta spagnolo, è conosciuto per i romanzi d’avventura. La formazione ebbe inizio con studi presso i Gesuiti fino all'anno 1565. Nel 1568 compose poesie dedicandole alla morte della regina Isabella di Valois, moglie del re Filippo II; più tardi dopo essersi arruolato nell'esercito, combatté nella battaglia di Lepanto (1571), dove gravemente ferito alla mano sinistra gli fu amputata. Nel 1584 si sposò e fino al 1587 si stabilì a Esquivias nella Mancia, regione che immortalò nel Don Chisciotte.
Bell'esemplare in eccellente stato di conservazione.

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