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Description
In-folio oblungo, front., 15 tavole num.
Frontespizio con titolo in francese, contornato da volute, 15 tavole eseguite in litografia da Francesco Gonin, raffiguranti esponenti della nobiltà piemontese presenti durante il gran ballo tenutosi dal Cavalier Foster nel Palazzo d’Agliano a Torino (andato distrutto durante i bombardamenti sulla città del 13 agosto 1943, attualmente sull'area è stato edificato il palazzo della camera di commercio) residenza dell’ambasciatore d’Inghilterra.
Le tavole ritraggono i protagonisti del ballo, la prima tavola, mostra una visione d’insieme del salone, gremito di ospiti in eleganti costumi, le altre quattordici mostrano gruppi di partecipanti, primi fra tutti l’ambasciatore Foster e sua moglie, nei panni del conte di Sussex e della Duchessa di Norfolk. Tra gli altri il marchese di Robilant, il cavaliere Carlo Revel, la marchesa di Breme, quasi al completo la famiglia La Marmora e molti altri esponenti della nobiltà piemontese.
La maggior parte degli abiti sono di gusto rinascimentale, ma non mancano costumi di foggia sei e settecentesca, vesti orientali, armature medievali e costumi allegorici delle stagioni. Tra le varie quadriglie di figuranti una è intitolata a Ettore Fieramosca (tav. 5), sull’onda del successo del 1833, ottenuto dall’omonimo romanzo storico di Massimo D’Azeglio. In alto al centro titolo del gruppo, a destra il numero della tavola, sotto il nome dell’artista a sinistra e indicazione degli stampatori a destra, nonché indicazione del costume rappresentato e il nome di chi indossa l’abito.
Curiosamente l’autore si autoritrae in veste di Peintre Italien del Cinquecento (tav. 15).
Francesco Gonin (*Torino 1808 - †Giaveno 1889) pittore, litografo ed incisore, fu allievo di Carlo Felice Biscarra e di Luigi Vacca all’Accademia Albertina di Torino. Come artista si dedicò con grande impegno alla litografia. Vogliamo ricordarlo per aver illustrato I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, nella ricercata edizione impressa nel 1840 a Milano.
Completo.
Legatura del Novecento in percallina bordeaux, angoli e dorsi in pelle sempre color bordeaux.
Album di grande rarità, completo in ogni sua parte.
Esemplare a grandi margini e buona conservazione. Segnaliamo una contenuta brunitura uniforme sull’ultimo foglio.
cfr. Gusmano A., Litografia Piemontese dell’Ottocento, 1999, pagg. 104-106; M. Viale Ferrero, Torino 1981, pagg. 64-69.
