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Tarocchi piemontesi. Torino, Alessandro Viassone, 1937.

Mazzo completo composto da 78 carte, di fattura torinese, incise su matrice di legno in coloritura a mascherina, impresse nel 1937 da Alessandro Viassone, come si evince dalla prima carta di denari, "Fabbrica Carte da Giuoco - Corso Re Umberto 100-102 / Via Cabotto 1", dove è presente inoltre il bollo di tassazione datato Agos. 1937 .

€ 520,00

Descrizione

Mazzo completo composto da 78 carte (mm 620 x 107) di fattura torinese, incise su matrice di legno in coloritura a mascherina. Il verso delle carte è decorato da una xilografia in blu con raffigurazioni floreali.
Impresse a Torino nel 1937 da Alessandro Viassone, come si evince dalla prima carta di denari, "Fabbrica Carte da Giuoco - Corso Re Umberto 100-102 / Via Cabotto 1", dove è presente inoltre il bollo di tassazione datato Agos. 1937 .
I tarocchi sono carte che nascono in Europa tra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Furono inventate esclusivamente per il gioco. L’uso divinatorio iniziò a diffondersi solamente verso il XVIII secolo. Anticamente questo genere di carte era conosciuto con il nome Naibi, ma dalla fine del XVI secolo fu sostituito con il termine francese tarot.
Il mazzo si presenta nella sua versione classica con 2 sottogruppi principali: il primo, composto da 22 carte (da 1 a 21, più il Matto), illustrate con figure simboliche, anticamente chiamate Trionfi e solo dal XIX secolo, Arcani maggiori, l’altro da 56 carte suddivise in 4 serie, gli Arcani minori divisi nei quattro sottogruppi delle coppe, denari, bastoni e spade e includono quattro figure: re, donna, fante, cavallo e 10 carte numerali.
Ottima conservazione dell’insieme, insolito a reperirsi completo di tutte le 78 carte e con il suo astuccio originale con qualche segno del tempo.

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