Libreria antiquaria
Bourlot

Dal 1848
Libri e stampe antiche

Libreria antiquaria
Bourlot


S. Apollonia. Torino, Carlo Verdoni, 1875 circa.

Autore: Verdoni [stamperia]

Esecuzione incisoria di riconosciuta rarità, la quale ritrae un soggetto popolare, Santa Apollonia, protettrice dei dentisti.

€ 550,00

Descrizione

Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca “a la gomme” (mm 230 x 300 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1875 circa da Carlo Verdoni, uno dei figli di Angelo Verdoni (morì tra il 1864-65), cresciuto nell’azienda di famiglia e competente di stampa litografica.
Esecuzione incisoria di riconosciuta rarità, la quale ritrae un soggetto popolare, Santa Apollonia, con la palma del martirio e circondata da ghirlanda di fiori.
Apollonia, diaconessa di Alessandria, subì il martirio nel 249. Catturata nel corso delle persecuzioni ordinate dall'imperatore Filippo l'Arabo contro i cristiani, fu selvaggiamente picchiata, le furono spezzati i denti e infine fu arsa viva. È rappresentata come una giovane donna che regge una tenaglia con un dente.
È invocata contro il mal di denti ed è protettrice dei dentisti. Si festeggia il 9 febbraio.
Nella parte inferiore sinistra è riportata la scritta “Lit. Carlo Verdoni” e alla sua destra l’indirizzo della sede “via Cavour 5”. In basso al centro la scritta S. Apollonia.
Fra tutti i litografi torinesi che realizzarono stampe popolari i Verdoni furono i più innovativi, sia per la facilità del linguaggio, sia per il basso costo che per le vivaci coloriture. Le loro esecuzioni erano considerate icone della fede e della preghiera.
Buona conservazione della carta, della litografia e del colore. Cornice in noce e vetro originali.
Anche le cornici riflettevano il gusto popolare delle stampe, grazie all’abilità degli artigiani falegnami di quegli anni. All’epoca le stampe venivano vendute già incorniciate, generalmente in semplici cornici Napoleone III o sottili cornicette de pioppo o abete, in alternativa si poteva acquistare la sola litografia. I legni adoperati erano quasi sempre il noce o il ciliegio, più raramente il rovere, mentre abete e pioppo erano usati per le cornici  più semplici.
cfr. Collezione e catalogo a cura di Giulia e Guido Cavalli, La Stamperia Verdoni fabbricanti di immagini nella Torino dell’Ottocento, Torino, 2015.

Ti potrebbe interessare