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Mirò, Joan. Tête étoile. Derrière le Miroir: Number 128. Parigi, Maeght, 1961.
Autore: Mirò, Joan
In quest'opera, Miró utilizza una tavolozza minimalista ma d'impatto, caratterizzata da audaci toni neri, rossi, gialli, blu e verdi, disposti in esplosioni di energia apparentemente spontanee. Il titolo, che significa "Testa e Stella", allude all'idea surrealista di collegare il celeste e il terreno, un tema ricorrente nelle opere dell'artista.
€ 950,00
Descrizione
Litografia originale a più colori (mm 835 x 380 il foglio).
Eseguita a Parigi nel 1961 da Joan Mirò presso l’atelier Adrien Maeght, tratta dall’opera "Derrière le Miroir: Number 128".
Noto per le composizioni oniriche, le forme biomorfe e la pennellata spontanea, Miró trasforma la tela in un regno in cui il cosmico e l'organico si scontrano in un'armonia poetica.
In quest'opera, Miró utilizza una tavolozza minimalista ma d'impatto, caratterizzata da audaci toni neri, rossi, gialli, blu e verdi, disposti in esplosioni di energia apparentemente spontanee.
Il titolo, che significa "Testa e Stella", allude all'idea surrealista di collegare il celeste e il terreno, un tema ricorrente nelle opere dell'artista. Le grandi forme dai contorni neri ricordano teste o occhi astratti, evocando l'innocenza infantile ma al contempo un profondo significato simbolico. La piccola e sottile stella, un motivo distintivo dell'universo di Miró, fluttua al centro, apparendo come un'entità celeste o un insetto in movimento.
Miró fu profondamente influenzato dall'automatismo, una tecnica associata al Surrealismo che cercava di aggirare il controllo cosciente a favore della creazione spontanea e subconscia. "Tête et Étoile" esemplifica questo approccio, poiché gli elementi appaiono come se fossero stati creati istintivamente, senza premeditazione.
Perfetto stato conservativo della carta e del colore. Due impercettibili segni di piega originali verticali.
cfr. Mourlot n° 235.
