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Mazzo di carte piemontesi n. 119. Torino, A. Viassone, 1934.

Autore: Viassone, Alessandro

Mazzo completo composto da 52 carte da gioco piemontese diviso nei quattro semi, composto da 10 carte numeriche, dall'uno (asso) al dieci, fante, regina e re. L'asso di cuori presenta il nome del produttore A. Viassone, dove è presente inoltre il bollo di tassazione datato Mar. 1934. e la scritta Alessandro Viassone - Torino Corso Re Umberto 100-102.

€ 280,00

Descrizione

Mazzo di carte completo (mm 52 x 80).
Mazzo di 52 carte da gioco piemontese diviso nei quattro semi, composto da 10 carte numeriche, dall'uno (asso) al dieci, fante, regina e re.
Il verso delle carte è decorato da una xilografia in blu a motivi romboidali.
L'asso di cuori presenta il nome del produttore A. Viassone, dove è presente inoltre il bollo di tassazione datato Mar. 1934. e la scritta Alessandro Viassone - Torino Corso Re Umberto 100-102.
L’origine delle carte piemontesi è affine ad altri mazzi di seme francese, in particolare quello toscano. È probabile che fossero in circolazione già tra le fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Diffuse dapprima presso le corti nobiliari e l’aristocrazia, le carte numerali accrebbero progressivamente la loro popolarità, affiancate dai tarocchi, molto diversi per disegno e composizione.
Sono due le principali caratteristiche distintive delle carte piemontesi; la prima è la ghirlanda ellittica che circonda gli assi, fatta talvolta eccezione per quello di cuori, come nel presente mazzo; la seconda è la rappresentazione delle figure: il re, la donna e il fante si presentano specchiati in orizzontale, come nei mazzi di carte di tradizione franco-belga e nei tarocchi piemontesi. Nelle carte genovesi, invece, le figure sono speculari in trasversale. In particolare, il fante regge un’alabarda nella mano sinistra; similarmente, il re facilmente riconoscibile per la corona che ne cinge il capo, regge uno scettro, leggermente diverso a seconda del seme. La donna, invece, ha in mano un fiore. Il formato standard (50×83 mm) è il più compatto tra le carte da gioco regionali.
Ottima conservazione dell’insieme, insolito a reperirsi completo di tutte le 52 carte e con la sua scatola originale anch'essa ben conservata.

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