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Manoscritto - Le maniment du mousquet. Traitté des fortifficationes. s.n.t. (Torino fine XVII sec.).

Interessante trattato di scienza militare diviso in tre distinti argomenti e parti con importanti legature alle armi dei Provana unite a quelle dei Langosco, in pelle bazzana spruzzata dell’epoca.

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Descrizione

In-folio, opera in 3 volumi.
I volume: front., 73 cc. non num. (comprese le prime 2 cc. e l’ultima bianche), 11 tavole fuori testo rip.
Frontespizio eseguito a china e acquarello, senza titoli, con grande stendardo sorretto da leone, nella parte inferiore stemma sormontato da cimiero e contornato da un trofeo di bandiere, testo manoscritto a china, 11 tavole fuori testo e più volte ripiegate, illustrazioni fuori e dentro il testo eseguite a china, raffiguranti accostamenti militari e gli schieramenti delle truppe in battaglia, un foglio sciolto con appunti.
II volume: 121 cc. non num. (comprese le prime 3 cc. bianche e altre 5 intercalate nel testo).
Il testo, manoscritto a china, definisce le tecniche di fortificazione ed è arricchito con precisi e affascinanti disegni eseguiti a china, in fine tavole raffiguranti i metodi di fortificazione.
III volume: 2 cc. bianche, front., 110 cc. non num. (comprese 11 c. bianche e 1 c. più volte ripiegata)
Frontespizio eseguito all’acquarello, firmato M. Flamant, senza titoli, con grande complesso architettonico, arricchito da due figure posizionate sulle colonne portanti, al centro uno stemma che sovrasta un paesaggio con la cittadella, il testo manoscritto, è intervallato da numerose illustrazioni eseguite a china e acquarello, raffiguranti le più avanzate tecniche di fortificazione, velieri, mostri marini e personaggi.
Importanti legature alle armi dei Provana unite a quelle dei Langosco, in pelle bazzana spruzzata dell’epoca, piatti con duplice filetto impresso in oro che racchiude lo stemma, dorsi a 7 comparti con al primo volume tassello con titolo, negli altri comparti palmette angolari e fregi, ex-libris dei Marchesi di Barolo ai contropiatti anteriori.
Anche se non si riscontrano alleanze matrimoniali tra i Provana con i Langosco, si è appurato che Carlo Amedeo Provana di Leinì, Signore di Druento e Conte di Altessano fu marito di Margherita Parpaglia della Bastia, la quale fu figlia di una Langosco di Stroppiana ed erede del feudo, il quale nel 1669 passò in eredità al figlio Ottavio Provana d’Altessano, che fu “Gran Maestro della Guardaroba” e ufficiale. Questo ne spiega l’interesse per questo il presente trattato di tecnica militare.
Interessante trattato di scienza militare diviso in tre distinti argomenti e parti:  il primo volume tratta della manutenzione dei moschetti, delle evoluzioni militari, degli esercizi con la picca, la disposizione dei ranghi e delle file, specificando l’ordine della compagnia in battaglia. Il secondo volume tratta delle tecniche di fortificazione e di difesa, descrivendo e raffigurando particolari quali bastioni, muraglie, fossati e le loro forme a seconda delle necessità. Il terzo volume in assoluto il più affascinante per la qualità e la ricchezza grafica delle tavole, tutte finemente acquerellate a mano all’epoca ed eseguite da abile artista della seconda metà del ’600, che ricorda Jacques Callot e Stefano Della Bella, arricchite da un contorno di vita: mostri marini, cavalli, cavalieri, imbarcazioni di vario genere e personaggi, tratta anche questo le tecniche di fortificazione degli spazi irregolari, delle cittadelle militari, compresi paesi e centri abitati.
Ottimo stato di conservazione di quest’opera, che in passato si era dispersa tra famiglie differenti e collezionisti, così come testimoniano alcuni cataloghi di librai e di mostre espositive torinesi. Segnaliamo delle lievi consunzioni alle cerniere.
cfr. cat. Cinquecento anni di bibliofilia in Piemonte - De libris pag. 80; Angius, Delle Famiglie Nobili della Monarchia di Savoia, I – 1359; Malaguzzi, De libris compactis. Legature di pregio in Piemonte. Il Biellese, 118.

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