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Colombotto Rosso, Enrico. Nudo di schiena. Torino, 1970 circa.

Esemplare n° 42 su 50, firmato in basso a destra a matita e numerato a sinistra da Enrico Colombotto Rosso.

€ 550,00

Descrizione

Litografia originale a più colori (mm 400 x 540 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1970 circa da Enrico Colombotto Rosso.
Figura di squisita armonia cromatica e formale, difficile ed ardita sintesi fra osservazione reale e tensione interiore. In essa coglie una moltitudine fatta di individualità. E ogni individualità di questa moltitudine ha la sua posa. A volte una posa osa più della naturalezza, suggerisce ambizioni, volontà, speranze oltre che ferite, ansie deliranti, gioie impazzite.
I soggetti dell'artista sono pervasi da inquietudine e tensione, da una ricerca tesa verso tematiche di morte che, nella raffigurazione di scheletri, figure esanimi, camere a gas e campi di concentramento, rimanda alla più grande tragedia della storia, seppur mantenendo un accenno di vita. Molti dei suoi personaggi appartengono ad un'umanità tetra e deforme, quasi sicuramente provenienti da una realtà disperata quale quella più volte incontrata nei corridoi della Casa d'Accoglienza del Cottolengo di Torino.
Enrico Colombotto Rosso nasce a Torino (con il fratello gemello Edoardo il 7 dicembre 1925. Fin da bambino manifesta la propensione per il disegno e studia da autodidatta le tecniche espressive; è attivo in pittura dai primi anni ’50. Nel 1950 compie il suo primo viaggio a Parigi, poi Vienna, Siviglia e Stati Uniti. Questi luoghi costituiscono per l’artista importanti punti di riferimento. Espone nelle più importanti gallerie europee e statunitensi. Oltretutto si cimenta nell’arte del  cinema e del teatro, disegnando scene e costumi. Diventa uno dei protagonisti di spicco dell'ambiente pittorico torinese. Attraverso un'arte difficile da comprendere, fortemente influenzata dagli ambienti tristi e plumbei della Torino del primo Novecento; neosurrealista, si richiama ad influenze secessioniste e neo-Liberty rifugiandosi nel minuzioso e sontuoso decorativismo che fa da sfondo a figure esili e macabre. Nel 1991 lascia Torino per stabilirsi definitivamente ad Alessandria dove inizia una nuova vita di intenso lavoro artistico. Crea immagini molto forti e spesso crude, per i colori, gli accostamenti e le espressioni delle figure. È morto il 16 aprile 2013, all'età di 87 anni a Casale Monferrato.
Esemplare n° 42 su 50, firmato in basso a destra a matita e numerato a sinistra.
Perfetto stato di conservazione della litografia e del colore.

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