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Souvenir de Turin. Torino, Henri Le Lieure, 1870 circa.

Album del tipo "leporello" contenente dieci fotografie originali del fotografo Henri Le Lieure, unite a fisarmonica, raffiguranti la città di Torino, con titoli in francese nella parte inferiore, inserite in una custodia originale editoriale in percallina verde con titoli in oro al fronte.

€ 400,00

Descrizione

Album del tipo "leporello" (cm 12 x 7,5 - aperto cm 108 x 7).
Pubblicato a Torino da Henri Le Lieure nel 1870 circa.
Dieci fotografie originali unite a fisarmonica, raffiguranti la città di Torino, con titoli in francese nella parte inferiore: il ponte di ferro (ponte Maria Teresa sostituito dall’attuale ponte Umberto I); il ponte di pietra (attuale ponte Vittorio Emanuele I); piazza Vittorio Emanuele; Palazzo Reale; Palazzo Madama (con ancora visibile l'osservatorio astronomico); Via Po; Piazza San Carlo; Stazione Porta Nuova; Castello del Velentino; fiume Po con la collina.
Le Lieure cercò di promuovere Torino nel mondo illustrando le bellezze della città.
Le vedute sono inserite in una custodia originale editoriale in percallina verde con titoli in oro al fronte.
Henri Le Lieure de l’Aubepin (*Nantes 1831 - †Roma 1914), nobile francese, fu attivo a Torino come fotografo dal 1861 con la società "Fotografia Parigina". Arrivò nella capitale sabauda nel 1859 circa a seguito dell’esercito francese, aprendo la sede al caffè di Barnaba Panizza alla Rotonda del Giardino Pubblico dei Bastioni nel 1861, rimanendo allo stesso indirizzo fino al 1869. Si trasferì a Roma nel 1870 mantenendo però l'attività torinese. A Torino, come a Roma, Le Lieure divenne ritrattista dell'alta borghesia, dell’aristocrazia e del mondo culturale. Oltre ai ritratti predilesse scene di genere, avvenimenti politici, rappresentazioni teatrali che spesso avvenivano nei salotti aristocratici. Le Lieure manifestò però interesse verso la vedutistica, pubblicando nel 1866 un album di vedute “Turin ancien et moderne” (venti stampe fotografiche accompagnate da commenti) e nei primi anni Settanta vedute stereoscopiche su vetro. Il fotografo francese fu tra i primi in Italia a seguire il procedimento meccanico della fotografia grazie al quale fu premiato all'Esposizione di Torino del 1871. Nel 1908 abbandonò la professione cedendo lo stabilimento e l'archivio al livornese Ugo Bettini.
Buona conservazione delle fotografie e della legatura.

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