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Bartholin, Caspar (il Giovane). De tibiis veterum, et earum antiquo usu libri tres. Amsterdam, JHenr. Wetstenium, 1679.

Rara seconda edizione di questo interessante trattato di Caspar Bartholin il Giovane sugli strumenti a fiato, corredata da trentadue tavole.

€ 1.000,00

Description

In-12°, 12 cc. non num. inclusi l’antiporta, il frontespizio e un ritratto, 415 pagg. um., 5 pagg. non num.
Antiporta allegorica raffigurante il Dio Pan (divinità dall'aspetto di un satiro) reggente strumenti musicali, frontespizio con marca tipografica recante motto: Consultoribus istis, timbro di appartenenza al verso, testo in latino e greco, capilettera e testatine xilografiche, dedica al Principe Sigismondo Chigi, dedica ai lettori, tavola dei capitoli e degli autori, ritratto calcografico dell’autore inserito entro corona vegetale, 5 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate e 27 tavole nel testo di cui 22 a piena pagina, raffiguranti personaggi che suonano antichi strumenti musicali a fiato.
Completo.
Legatura in piena pergamena rigida dell’epoca, piatti muti, dorso con titoli manoscritti, contropiatto anteriore con note di antica mano, tagli spruzzati.
Rara seconda edizione di questo interessante trattato di Caspar Bartholin il Giovane sugli strumenti a fiato. La prima edizione fu pubblicata due anni prima a Roma nel 1677.
Caspar Bartholin il Giovane (*Copenaghen 1655 - †1738) rampollo di una famiglia di illustri scienziati, nipote del teologo e anatomista Caspar Bartholin il Vecchio e figlio del medico, matematico e teologo Thomas Bartholin. Caspar iniziò gli studi di medicina all’età di sedici anni e tre anni dopo fu nominato Professore di Filosofia all’Università di Copenaghen. Dopo aver lavorato in varie università: Olanda, Parigi, Italia e Germania, fece ritorno a Copenaghen nel 1677, iniziando allora la pratica medica e insegnando anche anatomia. Il 1677 fu anche l’anno della pubblicazione di “De tibiis veterum, et earum antiquo usu”, un’opera piuttosto ampia dedicata alle tibiae e più in generale agli strumenti a fiato a doppia ancia dell’antico mondo greco-romano. Bartholin non è sicuramente ricordato per quest’opera, anche se gli consentì di raggiungere la posizione di professore a diciannove anni.
Ottima conservazione delle tavole e dell'opera in generale.
cfr. Wellcome II 107.

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