Libreria antiquaria
Bourlot

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Libri e stampe antiche

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Baudelaire, Charles. Les fleurs du mal. Parigi, Libraire des Bibliophiles Parisiens, 1917.

Edizione critica, corredata da una appendice e da una introduzione bibliografica di Pierre Dufay e da un ritratto di Baudelaire in antiporta.

€ 200,00

Descrizione

In-8°, 2 cc. non num., LXXXIV pagg. num. incluso il frontespizio, 347 pagg. num., 1 c. non num.
Fotoincisione di Baudelaire con dedica manoscritta, frontespizio figurato in caratteri rossi e neri con piccolo decoro floreale centrale, testo in francese, ampi margini, testatine e finalini, introduzione, dedica al lettore, in fine indice.
Completo.
Legatura in carta editoriale dell’epoca, piatto anteriore con titoli in caratteri rossi e neri, dorso con titoli e decorazioni floreali, tagli con barbe.
Edizione critica, corredata da una appendice e da una introduzione bibliografica di Pierre Dufay e da un ritratto di Baudelaire in antiporta.
Charles Pierre Baudelaire (*Parigi 1821 - †1867), scrittore, poeta, traduttore e critico letterario. Considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo, esponente del simbolismo. “I fiori del male”, la sua opera maggiore è considerata uno dei miglior classici della letteratura francese e mondiale. “Les fleurs du Mal”: il titolo di quest’opera riassume a pieno l’idea di bellezza propria del poeta francese. Il male, come il bene, ha i suoi fiori, le sue bellezze. Il male risulta però più attraente e più accattivante. Quest’opera evoca il “viaggio immaginario”, tipico della concezione di vita di Baudelaire. Si parte infatti dall'angoscia di vivere, al quale si contrappone da una parte un ideale divino, fatto di corrispondenze naturali, d’amore e bellezza, al quale si può arrivare solo tramite la bellezza ideale, dall’altra parte abbiamo poi la morte, altra fonte di salvezza. Ci arriviamo attraverso il male, la ribellione contro tutto ciò che ci circonda, con l’utilizzo di droghe, alcol... “I fiori del male” esprimono dunque la vita secondo Baudelaire. Nel 1857 l’editore Poulet Malassis pubblica in 500 copie la raccolta di cento poesie intitolata “I fiori del male” (Les fleurs du mal) che verrà sequestrata qualche mese dopo, facendo finire Baudelaire e l’editore sotto processo con l’accusa di pubblicazione oltraggiosa. L’esito del processo porterà alla censura di sei poesie (verranno pubblicate a parte a Bruxelles col titolo “I relitti”). L’opera va così intesa come un viaggio immaginario, che il poeta compie verso l’inferno che è la vita.
Buono stato conservativo dell’opera.

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